Vai al contenuto

LA REGIONE PIEMONTE VUOLE I PRESEPI

In una lettera, datata 25/11/2019, dell’Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino si chiede ai dirigenti scolastici, nell’avvicinarsi del Santo Natale, “la disponibilità a valorizzare, all’interno del Suo Istituto, ogni iniziativa legata a questa importante Festività come l’allestimento di Presepi e lo svolgimento di recite o canti legati al tema della Natività” spiegando che queste iniziative siano di supporto all’integrazione per chi proviene da altre realtà. Sono dichiarazioni incredibili da una giunta che ha appena tentato di dimezzare i finanziamenti alle borse di studio universitarie e che non conosce il significato della parola LAICITA’.
L’Associazione radicale Adelaide Aglietta si unisce alle dichiarazioni di Igor Boni e Matteo Tonazzo nello stigmatizzare chi sventola rosari e crocifissi e se ne infischia dei dettami della Costituzione.

“Come si fa a commentare una lettera del genere? Siamo di fronte a una giunta che utilizza le istituzioni per fini propagandistici e basta. A proposito di scuola all’assessore assegno lo zero spaccato in laicità. Queste righe inqualificabili fanno il paio con chi utilizza rosari e crocifissi brandendoli come armi politiche. Spero che le scuole piemontesi sistemino nella raccolta carta questa missiva.”

Igor Boni – presidente Radicali Italiani

 

“Le righe dell’assessore regionale all’istruzione si commentano da sole: anziché assegnare fondi per progetti di integrazione e finanziare corsi per chi si avvale dell’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica, la regione dà priorità a presepi, carole natalizie e alberelli.
L’affermazione per cui la piena integrazione “per chi proviene da altre realtà” passi poi dalla conoscenza della tradizione Natalizia è ridicola: sarebbe interessante capire se la giunta ritiene che i cittadini piemontesi atei e agnostici non siano integrati o integrabili, visto il contenuto della circolare.
Spero che i dirigenti scolastici straccino la circolare, e che continuino a svolgere il proprio lavoro nel rispetto della pluralità e della laicità della scuola, così come sancito dalla Costituzione.”

Matteo Tonazzo – Vice Coordinatore Circolo Uaar di Torino