Il 30 novembre 2011 l’allora presidente della Regione Roberto Cota inaugurava il cantiere della Sede Unica della Regione Piemonte.
Oggi Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta) hanno inviato una lettera aperta (vedi link in calce comunicato) a Maurizio Marrone (assessore regionale Affari Legali e Contenzioso) e, per conoscenza, all’assessore regionale Andrea Tronzano, richiedendo di ottenere dal Settore “Attività Legislativa e Consulenza Giuridica” della Direzione della Giunta Regionale un parere giuridico sulla possibilità di rivalsa della Regione Piemonte (proprietaria delle aree della ex Fiat Avio dove è sito il grattacielo della Regione Piemonte e dove sarà realizzato il Parco della Salute) nei confronti del responsabile dell’inquinamento dei suoli e delle falde acquifere, ai sensi dell’art. 253, comma 4, del Codice dell’Ambiente.(Decreto legislativo n. 152 del 3/04/2006 s.m.i.), che così recita: “…. Nel caso in cui il proprietario non responsabile dell’inquinamento abbia spontaneamente provveduto alla bonifica del sito inquinato, ha diritto di rivalersi nei confronti del responsabile dell’inquinamento per le spese sostenute e per l’eventuale maggior danno subito…”. E’ proprio avvalendosi di tale previsione normativa che a Milano la società “Milanosesto SpA”, che era impegnata nella realizzazione, per conto della Regione Lombardia, della “Città della Salute e della Ricerca” a Sesto San Giovanni, aveva intentato una causa civile contro “Falck Spa”, l’ex gruppo siderurgico proprietario in precedenza dei terreni interessati dall’intervento.
Boni e Manfredi hanno dichiarato:
Solamente l’ultimo intervento di bonifica da cromo esavalente delle acque di falda nei suoli sotto e attorno al grattacielo costerà alla Regione Piemonte (cioè a tutti i cittadini) ben 1 milione 672.400,76 euro (e la bonifica terminerà ben oltre il ventilato trasferimento dei dipendenti regionali nella Sede Unica).
Quest’estate l’Assessore Marrone ha richiesto agli avvocati della Regione un parere legale per cercare di ostacolare in tutti i modi l’attuazione della circolare del ministro Speranza sull’aborto farmacologico. Noi pensiamo che gli avvocati della Regione possano operare per finalità molto più utili e proficue ai cittadini piemontesi.
Sappiamo che le cose sono semplici ma non semplicistiche e che il diritto, in Italia, è il regno dell’incertezza e degli Azzeccagarbugli. Ma la portata degli interessi in gioco, dalla tutela della salute di chi lavorerà o comunque frequenterà la Sede Unica della Regione e l’auspicabile futuro Parco della Salute, alla portata del costo complessivo delle suddette opere (in cui rientrano a pieno titolo i costi di bonifica) rendono necessaria ed urgente la verifica legale e giuridica da noi richiesta.
https://www.associazioneaglietta.it/wp-content/uploads/2020/11/richiesta-parere-ad-Avvocatura-Regionale.pdf