Igor Boni (presidente di Radicali Italiani e candidato alle primarie del centrosinistra):
“Per chi come me ha fatto delle parole “trasparenza” e “partecipazione” non dei vuoti simulacri ma dei precisi obiettivi politici, e’ il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Chiara Appendino era entrata a Palazzo Civico al grido di “onestà” e “trasparenza”; oggi assistiamo al naufragio della piattaforma “Rousseau” nelle aule di tribunale, e apprendiamo da notizie di stampa che i 5 Stelle torinesi sceglieranno il loro candidato a sindaco con le “primarie dei notabili” (potranno votare solo gli eletti nelle istituzioni, non potranno candidarsi “outsider”).
Mentre accade tutto questo il centrosinistra torinese permette non solo a tutti i residenti a Torino dai 16 anni in su e anche ai residenti non italiani di poter andare a votare nei gazebo il 12 e 13 giugno ma, in alternativa, permette loro di potersi registrare (fino a martedì a mezzanotte) per poter votare online.
Tutto perfettibile, certo. Ma occorre guardare ai fatti. Permettete che uno come il sottoscritto che è partito un anno fa con la richiesta delle primarie (in presenza e on-line) sia oggi molto soddisfatto, al di là di quale sarà il risultato di domenica prossima.