Patrizia De Grazia (coordinatrice Associazione Aglietta), Giulio Manfredi (giunta segreteria Radicali Italiani) e Silvio Viale (capogruppo Lista Civica):
Siamo sicuri che il sindaco Stefano Lo Russo saprà esporre al meglio al premier Mario Draghi la situazione del Comune di Torino e le richieste al governo centrale.
Ma riteniamo doveroso esprimere a Mario Draghi, innanzitutto, un grande “Grazie!” per il lavoro compiuto in questi 14 mesi a Palazzo Chigi e per la posizione inequivoca, ferma e decisa, espressa nei confronti della guerra di aggressione di Putin in Ucraina. Ai tanti saputelli pronti sempre a trovare il pelo nell’uovo, chiediamo di provare ad immaginare in quale situazione sarebbe l’Italia se come premier avessimo ancora Giuseppe Conte (il cui ruolo nella missione russa in Italia del 2020 è ancora tutto da chiarire) o, peggio, Matteo Salvini, con i suoi dieci anni di innamoramento putiniano, messi bene in evidenza dalla trasmissione “Report” di ieri sera.
Alle richieste che il premier Draghi raccoglierà oggi pomeriggio dal sindaco Lo Russo e dalla società civile torinese, ci permettiamo di aggiungerne due relative a quanto è accaduto, sta accadendo e accadrà in Ucraina: un contributo finanziario straordinario dell’Italia alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per l’accertamento dei crimini di guerra e contro l’umanità commessi dai militari russi in Ucraina; il mantenimento dell’impegno preso dal premier Draghi in Parlamento per la revoca di tutte e 30 le onorificenze della Repubblica Italiana concesse agli uomini di Putin dal 2014 (vedi link).