La responsabilità politica di mantenere Marrone in Giunta Regionale grava tutta sul presidente Cirio.
Patrizia De Grazia (coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Beatrice Pizzini (coordinatrice +Europa Torino Metropolitana):
L’Assessore Marrone è coerente con il suo passato nel finanziare le associazioni antiabortiste nella stessa misura con cui è coerente con il suo passato nel rifiutarsi di ritrattare pubblicamente le sue aberranti dichiarazioni del 2018 contro il governo ucraino (vedi primo link) e il suo appoggio incondizionato alla causa dei separatisti filorussi del Donbass (vedi secondo link).
La responsabilità politica di avere assegnato le Politiche Sociali a Marrone ricade interamente sul presidente Cirio, che, a una settimana dall’aggressione di Putin all’Ucraina, invece di togliere a Marrone tutte le deleghe, gliele ha raddoppiate.
Ed è sempre il presidente Cirio a subire passivamente il ricatto di Fratelli d’Italia (il partito di Marrone), che ha addirittura aperto un procedimento al TAR contro gli altri partiti di maggioranza, per rivendicare una poltrona in più nell’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale; un’iniziativa incredibile e vergognosa, che non ha precedenti né nei 50 anni di storia della Regione Piemonte né in quella delle altre Regioni.
Lo ripetiamo ancora una volta al presidente Cirio, anche se non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: con l’escalation nella guerra nel Donbass, con l’arrivo di sempre nuovi profughi ucraini in Piemonte, la presenza di Marrone nella Giunta Regionale diventerà sempre più ingombrante e imbarazzante. Errare è umano, perseverare nell’errore è diabolico.
Maurizio Marrone nel Donbass (NEMO/Raidue, 8/06/2017):
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