Dichiarazione di Igor Boni (presidente di Radicali Italiani):
“la richiesta di andare in deroga al “minimo deflusso vitale” fatta dal presidente Cirio che mira ad attingere più acqua dai fiumi, è senza alcun senso. Sarebbe un rimedio inutile che peggiorerebbe una situazione tragica. Il perché lo dicono i dati dell’Arpa Piemonte che fotografano una situazione di una gravità estrema per tutti i nostri principali corsi d’acqua. Il Varaita a Rossana (CN) ha una portata di -84% rispetto alla media, lo Stura di Lanzo a Lanzo (TO) -66%, la Dora Baltea a Tavagnasco (TO) -47%, il Sesia a Palestro (VC) -63%, il Toce a Candoglia (VB) -54%, lo Stura di Demonte a Gaiola (CN) – 77%, il Tanaro a Montecastello (AL) -85% e il Po a San Sebastiano (TO) -87%. Da osservazioni personali lo stesso Po a Saluzzo (CN) è completamente secco come lo sono lo Stura e il Gesso a Cuneo. Qui il deflusso è semplicemente ZERO, altro che deroga. I prelievi irrigui hanno già violato la legge.
Le politiche devono andare verso una riduzione dell’utilizzo della risorsa, verso una riduzione dei prelievi in agricoltura che si ottiene con l’innovazione nei sistemi di irrigazione e non immaginando di trovare più acqua quando più acqua non c’è. Sono 20 anni che lo diciamo ma Cirio ancora non lo ha compreso”.