Domani, sabato 26 novembre, la comunità ucraina di Torino sfilerà in un corteo silenzioso, con candele accese in mano, da Piazza Solferino (partenza alle ore 16:30) fino in Piazza Palazzo di Città, dove si terrà un presidio e un momento di raccoglimento. Sarà presente il console onorario dell’Ucraina a Torino, Dario Arrigotti. Igor Boni (presidente Radicali Italiani), Beatrice Pizzini (coordinatrice +Europa Torino Metropolitana) e Andrea Turi (coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta). Sfileremo anche noi con gli amici ucraini, per testimoniare il nostro sostegno all’Ucraina in un frangente drammatico. Cent’anni fa Stalin terrorizzò gli ucraini con l’arma della fame. “Holodomor” (“Uccidere per fame”) è la parola ucraina e russa utilizzata per indicare la carestia pianificata a tavolino da Stalin negli anni ’30 del secolo scorso per annientare i piccoli proprietari contadini (kulaki) e procedere indisturbato alla collettivizzazione forzata delle terre. Si stima che in Ucraina, fra il 1932 e il 1933, morirono di fame e stenti fra i 2 e i 3 milioni di persone. Oggi Putin terrorizza gli ucraini con l’arma del freddo, del gelo invernale: i suoi missili, i suoi droni (forniti dall’Iran) distruggono ogni giorno le infrastrutture civili ucraine per negare a milioni di civili la possibilità di riscaldarsi, di resistere sia all’inverno che a Putin. Lanciamo un appello a tutti i cittadini affinché partecipino alla commemorazione di domani e firmino online due appelli promossi da Radicali Italiani: quello che chiede che l’Italia riconosca al più presto formalmente e ufficialmente l’Holodomor come “crimine contro l’umanità”; quello che chiede che Vladimir Putin sia incriminato dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Ucraina.”. https://radicali.it/campagne/holodomor/ https://radicali.it/campagne/putin-allaja/