Giulio Manfredi (Giunta Radicali Italiani):
Le ultime notizie relative alle dimissioni di un componente delle commissione di collaudo tecnico amministrativo del grattacielo della Regione Piemonte testimoniano che fino alla fine, con un migliaio di dipendenti già inseriti nella Sede Unica, manca la necessaria e doverosa trasparenza sull’opera, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche del presidente Cirio.
Elenco qui di seguito fatti e documenti, facilmente riscontrabili:
1) per la seconda volta è stato negato l’accesso civico su documenti relativi al grattacielo, oggi a un giornalista mentre nel 2019 la Regione respinse una mia richiesta relativa al suo rifiuto di accettare l’ “accordo bonario” con le ditte costruttrici sui costi sopravvenuti per terminare l’opera (chiedevo sia le motivazioni del rifiuto sia l’importo che era stato stabilito in sede extragiudiziale, vedi primo link);
2) sempre a proposito di ditte costruttrici, se non era per i radicali nessuno avrebbe saputo che la Regione ha sborsato a dicembre altri 15 milioni di euro alle ditte costruttrici (vedi secondo link);
3) sulla pagina web dedicata al grattacielo, la pubblicazione dei provvedimenti ad hoc è ferma al 30 giugno 2022; mancano decine di determinazioni relative ai subappalti dell’opera (ho stilato l’elenco di 128 ditte subappaltatrici fino al 28 febbraio 2023) – vedi terzo e quarto link;
4) last but non least, continua il silenzio di tutti gli interlocutori regionali (Presidente Cirio, Assessori Tronzano,Caucino, Icardi) rispetto alla richiesta di approfondimento da parte di Radicali Italiani/+Europa (vedi PEC inviata il 15/07/2022, vedi quinto link) sia su chi deve pagare i costi delle bonifiche dei terreni e delle falde acquifere relativi alla Sede Unica e al futuro Parco della Salute sia sulla quantificazione di tali costi.