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LA PROPAGANDA RUSSA RIVELA LA SUA MATRICE VIOLENTA

L’Associazione Aglietta nel pomeriggio di sabato si è presentata di fronte alla sede del Partito Comunista di Via Verolengo dove era prevista la proiezione del film di propaganda russa “Il testimone”, proiezione organizzata dall’Associazione Prospettiva. La contromanifestazione era stata indetta dalla Comunità dei Russi Liberi, un’associazione fondata da russi che vivono in Italia e che sono consci delle immani sofferenze che la Russia di Putin sta causando in molte parti del mondo, Ucraina ultima in ordine temporale.

Dichiara in una nota Giorgio Maracich, coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta:

“Ci siamo presentati armati dei nostri argomenti e della forza della lotta non violenta. Non avevamo intenzione di impedirne la proiezione ne volevamo interferire in alcun modo con la legittima volontà delle persone presenti di assistere a questo evento. La nostra volontà era solo quella di accendere i riflettori sul fatto che un filmato creato dalla macchina propagandistica Russa, che nella dottrina ben sviluppata della guerra ibrida utilizza anche questi metodi, venisse mostrato in un circolo politico come se fosse la più normale delle cose. Non è normale, per niente, che la mano insanguinata di un dittatore crudele e diabolico abbia libertà di manovra nel nostro paese senza che questo non generi almeno un grido di protesta e di preoccupazione.
Ad accoglierci un manipolo di facinorosi individui che non hanno perso tempo a chiederci chi eravamo e cosa volevamo ma sono passati subito alle minacce, alcune anche molto violente e dirette, e ai cori da stadio che inneggiavano a Putin ed alla Russia. Il consigliere comunale Silvio Viale, presente in solidarietà con la comunità dei russi liberi, è stato riconosciuto ed a lui sono state rivolte le minacce più preoccupanti, ‘sei il primo della lista’, ‘sappiamo dove abiti’, ‘voi parlate noi spariamo’.
Fortunatamente il numeroso servizio d’ordine organizzato da carabinieri e polizia ha impedito che quelle persone violente passassero dalle minacce ai fatti, eravamo solo uomini e donne arrivate in tutta tranquillità e con le migliori intenzioni semplicemente per utilizzare l’arma democratica della manifestazione pacifica.
La comunità dei Russi Liberi aveva anche portato dei volantini da distribuire alle persone recatesi a vedere il film e, da russi nati e vissuti in Russia, per cercare di spiegare quanto grande e grave fosse l’errore nel quale quelle persone erano cadute prestandosi a diventare strumenti della propaganda russa. Tutto inutile, abbiamo raccolto solo insulti e minacce. Gli insulti pazienza, qualificano chi li fa e non chi li riceve, ma le minacce, così violente e dirette, non possono passare sotto silenzio, sono il campanello d’allarme che la propaganda di Putin si sta appoggiando a frange violente e anti democratiche, una vera e propria quinta colonna delle armate che in Ucraina stanno causando tante sofferenze e che si stanno macchiando di crimini inenarrabili, crimini che resteranno nei libri di storia come violenze gratuite e crudeli che non si vedevano in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale ad opera della Germania nazista. Germania nazista che ogni giorno di più sembra essere presa come modello dalla Russia del tiranno Putin.”