Finché governerà Berlusconi non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia, a cominciare dal divorzio … Che fortuna per i gay non dovere divorziare!
Questa la replica di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, che considera la dichiarazione di Silvio Berlusconi sulle copie gay alla stregua di una delle sue “barzellette”, visto che il nostro Premier non può certo essere preso come un “modello di virtù per le famiglie”.
Silvio Viale, che ha concluso oggi la propria campagna elettorale per le primarie del centrosinistra a Torino, ha poi proseguito:
E’ la solita solfa. Quando Berlusconi è in difficoltà tira fuori la storia della famiglia e dei gay per cercare di recuperare credibilità morale, come se tutti i gay fossero comunisti e tutti i comunisti fossero gay. Il punto non è cosa continuerà a non accadere mentre seguiterà a regnare il governo del Bunga-Bunga, ma cosa potrebbe cambiare davvero se governasse il centrosinistra? Non mi aspetto che il centrosinistra italiano sia pronto a seguire Obama, ma credo che i tempi siano maturi perché la questioni delle Unioni Civili entri nel proprio programma di governo e si apra alla possibilità di adozione da parte di tutti i nuclei famigliari. Il centrosinistra deve assumersi la responsabilità di volere riconoscere pari diritti a tutte le forme di famiglia e superare l’ipocrisia della doppia morale di cui Silvio Berlusconi è sempre più il modello in negativo per tutti.