Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, tesoriere dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta e membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani in merito alla vicenda del signor Sarro, assolto dopo nove mesi di detenzione:
La storia di Sarro è una storia che deve coinvolgere tutti: ne facciano tesoro coloro che accecati dall’antiberlusconismo continuano a dire che la riforma della giustizia non è un’urgenza di questo Paese, in primis il segretario del Partito Democratico Bersani.
I tempi di custodia cautelare sono una vergogna che rientra a pieno titolo nel caso Italia che più volte noi Radicali abbiamo denunciato e tentato di cambiare con proposte di legge o con quesiti referendari, poi bocciati dalla Corte Costituzionale.
L’articolo 27 comma 2 della di quella Costituzione, che oggi dagli stessi giustizialisti viene agitata tipo libretto rosso di Mao considera l’imputato “non colpevole” fino alla condanna definitiva; per giunta, lo stesso principio della presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva, insieme al diritto ad un giusto e rapido processo, è ribadito da una serie di altre norme internazionali pattizie (articolo 6 della Convenzione Europea e articolo 14 numero 2 del Patto Internazionale) vincolanti per l’Italia.
Oggi quasi il 50% della popolazione carceraria in Italia è in attesa di giudizio: un popolo di presunti innocenti, in custodia cautelare, “praticamente” a tempo indefinito; una situazione che è evidentemente anticostituzionale così come lo è il degrado delle galere italiane
Discutibilissima inoltre la decisione del GIP, per il quale è bastato un video di bassa qualità ed una cella telefonica sbagliata per mandare in galera un innocente. Questo paese sembra essersi dimenticato in fretta del caso di Enzo Tortora, noi Radicali no, è la nostra storia, una storia altra rispetto a quella del regime partitocratico di cui anche lo stato incostituzionale della giustizia è l’espressione.