Torino, 2 aprile 2011.
“Da marzo 2011 i cittadini maggiorenni residenti in Torino possono consegnare il proprio testamento biologico in Comune. Ora bisogna che lo possano fare anche i cittadini residenti in provincia di Torino, istituendo un registro presso la Provincia di Torino.”
E’ questa la richiesta di Silvio Viale, primo firmatario della delibera di iniziativa popolare approvata dal Consiglio Comunale di Torino.
Silvio Viale che è presidente di Radicali Italiani e fa parte della Direzione Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, ha proseguito:
“L’istituzione di un registro dei testamenti biologici presso la Provincia di Torino sarebbe la naturale estensione di quello approvato da Comune di Torino. Non sarebbe sostitutivo di quelli che verrebbero istituiti nei singoli comuni, ma offrirebbe un registro unico per i cittadini residenti nei altri 314 comuni della provincia, esclusa Torino. La Provincia potrebbe adottare lo schema della delibera approvata dal Consiglio Comunale di Torino, compresa la formula piuttosto stringata predisposta dal Comune di Torino, non dovendo sfuggire a nessuno l’importanza che assumerebbe l’affiancamento della Provincia di Saitta al Comune di Torino.
Certo, come avevo suggerito, il modulo del testamento biologico dovrebbe consentire una formula più aperta con la previsione, oltre al rifiuto, anche di accettare i trattamenti fino a un certo punto o di volerli oltranza, ma la presenza di un riferimento preciso all’alimentazione e all’idratazione forzata ha il merito di non eludere uno dei punti centrali della legge contro il testamento biologico che il centrodestra intende approvare. Chiedo quindi a Saitta e al centrosinistra della Provincia di Torino di avviare l’iter per l’istituzione in Provincia del registro dei testamenti biologici come hanno fatto Chiamparino e il centrosinistra torinese. Sul testo, ricordo che qualunque siano le integrazioni, il cittadino può sempre depositare un proprio testamento biologico presso le associazioni, come EXIT-Italia o l’Associazione Luca Coscioni, che raccolgono quelli dei propri iscritti o autografarne uno proprio.”
Si riporta la formula del testamento biologico del Comune di Torino: “… nel pieno possesso delle mie facoltà mentali ed in totale libertà di scelta dispongo che in caso di malattia o lesione traumatica cerebrale invalidante ed irreversibile non sia sottoposto ad alcun trattamento terapeutico o di sostegno (alimentazione ed idratazione forzata)”.