Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (presidente Associazione Radicale Adelaide Aglietta):
L’ufficio centrale della Corte di Cassazione ha svolto correttamente le sue funzioni: ha vanificato il tentativo di Berlusconi di far saltare il referendum antinucleare con una “leggina-truffa” che spostava solamente di un anno la decisione del governo, avocando al premier tutti i poteri sulla scelta dei siti. Lo spostamento del quesito referendario sulla nuova legge era già stato deciso dalla Cassazione nel 1978, rispetto al referendum radicale abrogativo della “Legge Reale” sull’ordine pubblico.
E’ la seconda pesante sconfitta di Berlusconi nel giro di tre giorni, dopo quella alle amministrative.
Occorre ora recuperare il tempo e l’informazione perduti e riparare la censura attuata; in questi ultimi dieci giorni di campagna elettorale innanzitutto il servizio pubblico d’informazione deve predisporre adeguati spazi tv in prima serata per informare finalmente i cittadini sui contenuti dei quattro referendum (nucleare, acqua e legittimo impedimento).
Se dovesse mancare anche questa volta il quorum, su argomenti che toccano la vita di tutti i cittadini, sarebbe il colpo definitivo all’istituto referendario, già moribondo per l’azione convergente della Corte Costituzionale e della partitocrazia.
Torino, 1° giugno 2011