Sono in centinaia, in tutto il Piemonte, i detenuti che hanno aderito allo sciopero della fame che Marco Pannella ha intrapreso da ormai 58 giorni. Marco Pannella, che da due giorni ha iniziato anche uno sciopero della sete, chiede un’amnistia: provvedimento necessario e indispensabile per far funzionare la giustizia perché i magistrati possano lavorare, contro la giustizia di classe e di massa che assicura milioni di prescrizioni.
In tutta Italia i detenuti in sciopero della fame sono circa 7.500 (praticamente l’11% della popolazione carceraria attuale), ma non solo. Ci sono i loro familiari e i loro avvocati, ci sono gli agenti di polizia penitenziaria e i direttori delle carceri, i volontari, gli psicologi carcerari.
Nell’ottobre scorso il rapporto shock dell’Associazione Antigone parlava di un sovraffollamento che superava del 150% della capienza massima delle carceri italiane: 68.527 detenuti a fronte di 44.612 posti. Eppure a distanza di 8 mesi, a dispetto delle millantate epocali riforme del sistema giustizia, la situazione non è che peggiorata.
I detenuti in sciopero della fame sono:
215 presso la casa circondariale di Vercelli
5 presso il carcere di Vercelli
TUTTI i detenuti della IV sezione e 6 detenuti del padiglione E presso il carcere Lorusso-Cotugno di Torino
TUTTI detenuti presso il carcere di Cuneo
1 detenuto presso il carcere di Ivrea
In sciopero anche la psicologa presso il carcere di Torino Eloisa Pasqualotto