Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, tesoriere Associazione radicale Adelaide Aglietta e membro Comitato nazionale di Radicali Italiani.
Nella presa di posizione del sindaco Giorgio Galvagno nei confronti delle obiezioni liberali, che il coordinatore provinciale dei giovani del Pdl Enrico Goitre ha portato avanti contro le chiusure imposte dal Comune al settore della grande distribuzione, si nota una visione di politica economica degna di un buon marxista. Il sindaco è infatti convinto che ruolo della politica sia quello di pianificare l’economia imponendo regole agli esercenti.
Non mi stupisce, la mania del controllo portò già questa Giunta ad imporre gli orari di chiusura ai “kebabbari”.Impedire le aperture domenicali alla grande distribuzione per aiutare i piccoli commercianti? È una delle più grandi stupidaggini che io abbia mai sentito! Ma davvero si crede che chi sarebbe potuto andare a fare la spesa la domenica al supermercato o chi sarebbe andato a comprare il televisore nel centro di elettronica, trovando chiuso, opterà per il centro di Asti? La chiusura domenicale dei centro commerciali astigiani farà godere soltanto i centro commerciali torinesi o dell’albese…
Ai piccoli commercianti dico che, probabilmente, i lavoratori del supermercato o del centro commerciale, magari, quei soldi in più che si sarebbero potuti guadagnare la domenica li avrebbero spesi in centro con un aperitivo o un capo d’abbigliamento. Siete sicuri che impoverendo tutti, il piccolo commercio starà meglio? Fermo restando la mia convinta posizione per uno stop al consumo di territorio, dico 10 100 1000 centro commerciali, magari al posto di quelli che non ci sono più, tipo l’ UPIM, la cui chiusura non mi pare che abbia fatto bene ai piccoli commercianti.