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Un Paese appeso al dito medio di Bossi, centrosinistra compreso


Non solo Berlusconi, ma l’intero paese è appeso al dito medio di Bossi. Anche il centrosinistra.

Questo l’incipit della dichiarazione del presidente di Radicali Italiani, Silvio Viale, all’indomani del voto che ha confermato la fiducia al Governo

Silvio Viale, che torna sulle polemiche scatenate da alcuni esponenti del PD, ha proseguito:

Una volta chiarito che Berlusconi ha avuto 316 voti, senza i radicali e con qualche suo assente giustificato da aggiungere, è ora che il centrosinistra la smetta di rimanere appeso al dito medio di Bossi e alla giostra dei venduti. E’ un centrosinistra che sembra non volere vincere e che per questo sembra essere disposto a qualunque patto con il diavolo pur di far cadere Berlusconi. Da medico sono comprensivo verso certi riflessi pavloviani contro i radicali di alcuni esponenti del PD, ma c’è da chiedersi dove vogliano arrivare e, soprattutto, se il centrosinistra sia capace di un programma di governo in chiave europea, alternativo a Berlusconi, o stia solo spingendo per far sostituire Berlusconi e potere rimanere fieramente all’opposizione. Tra due settimane ci sarà il congresso dei radicali a Chianciano; l’occasione per un confronto di merito su programmi e strategie con gli alleati del centrosinistra che vogliono emanciparsi dal dito medio di Bossi.

Torino, 15 ottobre 2011.