Silvio Viale, responsabile delle IVG all’Ospedale S.Anna di Torino e Presidente di Radicali Italiani, in relazione all’intervento del Presidente della Regione Roberto Cota di ieri al convegno di Federvita ha replicato con la seguente dichiarazione:
Mi è dispiaciuto non aver potuto essere presente all’intervento di Cota per contemporanei impegni al convegno nazionale di LAIGA (Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’Applicazione della legge
194/78) che si è tenuto ieri a Roma. Così mi sono perso anche l’ennesima manifestazione davanti al Sant’Anna contro di me. Se fossi a Torino sarei intervenuto l convegno di Federvita per dire a Cota e alle associazioni antiabortiste che io comprendo benissimo come per loro l’aborto sia l’estrema ratio, con estrema ripetuto all’infinito, ma che il compito di un Presidente della Regione è quello di garantire gli aborti nei tempi e nei modi migliori per la donna. La 194 non potrà mai essere contro la donna e la parte dissuasiva non è un obbligo per la donna, per cui gli eventuali colloqui previsti da Cota devono ottenere il “consenso informato” della donna come tutti gli altri interventi sanitari. Comprendo anche che Cota abbia il formidabile alibi della inerzia delle amministrazioni regionali precedenti, ma questo non ha alcun significato per chi come me si batte per la piena applicazione della 194. Dopo un anno e mezzo di finti ricoveri ordinari in day hospital per la RU486 occorre che si faccia il day hospital. L’antiabortista Cota può continuare a leggere in modo strabico la 194, ma il Presidente della Regione Cota non può prescindere dal fatto che il Piemonte, con oltre 2000 procedure con la RU486, sia leader in Italia e che le pratiche amministrative debbano essere quelle più coerenti e corrette con il SSN. Per questo è opportuno passare al più presto al day hospital senza persistere in ipocrisie amministrative.
Torino, 23 ottobre 2011