Si cita il ruolo del Garante regionale delle carceri … che non esiste e che la maggioranza vuole abolire!
… e Monferino si dimentica la prossima chiusura egli OPG!
Igor Boni (presidente Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):
Abbiamo letto le ben sette pagine che il Piano socio-sanitario in discussione in Consiglio Regionale dedica alla “Medicina penitenziaria”. E’ la saga dell’ipocrisia e delle lacrime di coccodrillo. Basta una sola citazione: “Complessità del sistema. Quello penitenziario è un sistema complesso costituito a sua volta da sottosistemi complessi, rispetto ai quali vanno evidenziati alcuni aspetti: … ruolo del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale …”. Alla faccia della complessità e della faccia di bronzo! Si cita il ruolo del Garante regionale delle carceri … che non è stato ancora nominato, anche se la legge istitutiva (L. R. 28 del 2 dicembre 2009) è di oltre due anni fa!
E la maggioranza di centro-destra che voterà come un sol uomo il Piano socio-sanitario è la stessa che vuole abolire il Garante (vedi PDL 188 “ammazzagaranti” di Pedrale e altri)!
Per il resto il Piano è una lunga serie di cose da fare per i poveri carcerati, che testimonia solamente, ancora una volta, come la strada dell’inferno sia lastricata di buone intenzioni. Con singolare dimenticanze: rispetto agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), l’Assessore Monferino che non si è accorto che un mese fa è entrata in vigore la legge sedicente “svuota-carceri” (L. n. 9 del 17 febbraio 2012), che ha previsto la chiusura degli OPG (sono sei in tutta Italia e “ospitano” 1264 persone) entro il 1° febbraio 2013. Nel Piano non è contenuto alcun riferimento a questa disposizione, ci pare non di poco conto (in Piemonte non vi sono OPG ma le ASL dovranno farsi carico degli internati residenti in Piemonte che usciranno dagli OPG).