La sconfitta di Chavez rappresenterebbe un’occasione di rilancio del processo democratico interrotto ormai da troppo tempo in Venezuela. In relazione all’articolo pubblicato da Repubblica dal titolo “‘Senza di lui siamo perduti’. Tra i poveri di Caracas che già piangono Chavez” a firma di Omero Ciai, voglio sottolineare come sarebbe ora di guardare in faccia la realtà, lasciando per una volta da parte la realpolitik. Le Democrazie occidentali devono prendere atto che il Venezuela, sotto la guida di Chavez, è divenuto uno dei maggiori attori, con l’Iran, la Russia, la Siria, di una visione del mondo anti-democratica e di repressione continua dei diritti civili e di libera espressione. La storia recentissima ci dimostra che assecondare i regimi produce disastri ben peggiori che affrontarli costantemente e in modo intransigente sul piano diplomatico. Dobbiamo aiutare le opposizioni venezuelane a trovare unità e individuare un modo efficace di collaborare, per garantire una vera transizione democratica dopo molti anni di buio.
Igor Boni
Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta