Un vecchio adagio recita che un patrocinio non lo si nega a nessuno. Nessuna censura per «The Human Body Exhibition», ma il patrocinio si doveva evitare.
Questa la dichiarazione di Silvio Viale, medico, consigliere comunale e presidente di Radicali Italiani, che ha proseguito:
Capisco che il modello dominante sia quello dell’assessore “spot”, ma un po’ di riflessione e un atteggiamento un po’ critico sarebbero stati più meritori. Di divulgativo e di scientifico in questa mostra non c’è nulla di diverso da quello che possono offrire modelli e ricostruzioni artificiali. L’unica differenza è il materiale utilizzato, umano al cento per cento, senza autorizzazione della persona. In tema di polemiche sul “testamento biologico” è un sintomo di indifferenza che nessun assessore si sia posto il problema del consenso della persona. Non a caso molti schemi di testamento biologico prevedono la possibilità di lasciare il proprio corpo per la ricerca scientifica. Che quella dei cinesi, su cadaveri di vagabondi e detenuti, sia da considerare ricerca scientifica è un problema aperto. Che la mostra di queste ricostruzioni artificiali di materiale umano avrà un gran successo di pubblico non mi turba affatto. La curiosità è naturale, ma al posto degli assessori io avrei lasciato ai cinesi le responsabilità etiche. Non avrei impedito la mostra, ma non avrei concesso il patrocinio, evitando di ridurmi alle lusinghe di un entusiasta, ma poco edificante, protagonismo acritico. Così, approfittando della loro apertura oggi mi recherò a visitare il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando”, in corso Massimo D’Azeglio 52, e il museo di Cesare Lombroso, in via Giuria 15, invitando gli assessori a fare altrettanto.