Potrebbe sembrare insolito, ma se qualcuno dice una cosa saggia non si puó non concordare. Pedrale ha ragione e l’Aress é da chiudere. Al massimo si é in ritardo.
Questo il commento del radicale Silvio Viale, medico e consigliere comunale a Torino, sulla proposta di chiudere l’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari, che ha così proseguito:
Che sia un doppione dell’assessorato é un rischio, che sia poco utile quasi evidente, ma che sia un costo eccessivo é una certezza. Nel bilancio complessivo il Piemonte può benissimo stare senza l’Aress e probabilmente la sanitá piemontese riceverebbe un nuovo impulso. Del resto, per fare un esempio, le parole aborto e IVG non sono nemmeno presenti nel sito dell’Aress e in quello “ioscelgolasaute” come se non si trattasse di una delle prestazioni più diffuse nella sanità, la seconda per la popolazione femminile dopo la gravidanza. Aborto e IVG non sono nemmeno presenti nel dizionario medico del sito. Se l’Aress chiude pochi se ne accorgeranno.