La conferenza stampa si è tenuta questa mattina nella sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta (Torino, via Botero n. 11/f).
Alessandro Frezzato (cittadino affetto da distrofia muscolare, presidente Cellula Coscioni di Torino), ha comunicato che nella mattinata ha depositato un’istanza al Sindaco per l’istituzione di un osservatorio comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, denunciando il fatto che, nonostante nel 2009 sia stata approvata dalla città la mozione “Torino città abilmente diversa”, cui le associazioni radicali Luca Coscioni ed Adelaide Aglietta hanno dato un significativo contributo, troppo poco è stato fatto per rendere effettivamente esigibili i diritti delle persone con disabilità, a partire da quelli dell’accessibilità e della possibilità di partecipazione.
Sebastiano Aru (cittadino non vedente), ha denunciato come dopo il suo trasferimento dalla Sardegna al Piemonte, da diversi anni gli venga negato dai servizi consortili InRete di Ivrea il contributo previsto dalla L 162/98 (misure di sostegno in favore di persone con handicap grave), che in Sardegna percepiva, in quanto le linee guida della Regione Piemonte in materia destinano tali contributi esclusivamente a persone con disabilità motoria, dando una interpretazione restrittiva della normativa e discriminando tutte le altre categorie, in particolare quella dei non vedenti. Il sig. Aru invita a da diversi anni sta portando avanti una battaglia per farsi riconoscere questo diritto e per denunciare le discriminazioni normative che un cittadino non vedente vive in Piemonte.
Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta), ha ribadito come dopo la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, in Italia ed a Torino ancora troppo poco sia stato fatto per rendere effettivi diritti che rischiano di restare solo sulla carta. Torino nell’ultimo anno ha visto il taglio di diversi servizi ed attività (buoni taxi, insegnanti di sostegno, consulenti dei servizi pubblici, …), che si traducono in emarginazione e negazione dei diritti delle persone con disabilità, facendo gravare il tutto sulle famiglie sempre più sole e con sempre meno risorse. La persona con disabilità è risorsa per la società e deve essere messa in condizione di poterlo essere con politiche coraggiose che propongano prospettive e non solo tagli. Un primo passo che il comune potrebbe fare in tal senso è promuovere l’articolo 14 della L 328/2000 che prevede la possibilità di richiedere un “progetto individuale per le persone disabili”, che comune e ASL devono definire. Tale articolo, come buona parte della legge, è in gran parte disatteso e pochissime persone con disabilità ad oggi usufruiscono di tale opportunità.
Nicola Vono (giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta), che ha introdotto e moderato la conferenza stampa ha ricordato come questa si ponga in continuità con le diverse iniziative radicali che da anni vengono ormai portate avanti per dare voce a diritti quotidianamente violati o disattesi ma raramente denunciati. Ha, inoltre, segnalato che le iniziative proposte non richiedono particolari stanziamenti, ma una diversa (Osservatorio su barriere archietettoniche) o corretta (l. 162/98) distribuzione delle risorse, ed una informazione adeguata a rendere realmente fruibili diritti (art.14 l. 328/00). Ha concluso invitando Cota a verificare la disparità di trattamento per un cittadino non vedente nella sua regione.
Torino, 3 dicembre 2010