Non mi sono mai preoccupato molto di coloro che pensano che l’aborto sia un omicidio, ma di coloro che lo vogliono rendere clandestino e non sicuro. Se il ministro “tecnico” Andrea Riccardi ha veramente detto che la legalizzazione dell’aborto equivale all’uccisione dei più piccoli e poveri ha detto una grande sciocchezza. Se lo pensa veramente lo invito a essere coerente e a mettere l’abrogazione della 194 nel suo programma elettorale.
Questo il commento del presidente di Radicali Italiani Silvio Viale alle esternazioni del ministro Riccardi alla cerimonia in Campidoglio di consegna del Premio europeo per la vita “Madre Teresa di Calcutta” ad alcune donne per meriti anti-abortisti.
Silvio Viale ha aggiunto:
Capisco che Riccardi abbia ecceduto per cercare di compiacere alla sua curva, ma da un ministro ci si aspetterebbe un comportamento più istituzionale in ogni occasione. Riccardi pensi pure che l’aborto sia un omicidio, ma dovrebbe anche pensare che dietro ogni aborto c’è un test di gravidanza inatteso, che fa spesso crollare certezze. Dovrebbe pensare, soprattutto, che dietro c’è anche una donna che ha diritto ad avere un trattamento sanitario legale e sicuro. Se lo vorrà, potra venire al Sant’Anna di Torino, l’ospedale che ha il “record” di aborti in Italia, ma che ha anche il “record” di parti e di neonati, affinché possa incontrare i medici e il personale che si occupa di aborti. Anche le donne se sarà in grado di farlo con rispetto.