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Sospensione di Giovine: la toppa è peggiore del buco. Il problema non è Giovine, ma la sua lista.

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta ) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):

Ci sono almeno due buoni motivi per non essere contenti della sospensione di Michele Giovine. Il primo è che mentre fino ad oggi la Regione pagava lo stipendio ad un consigliere regionale irregolarmente eletto, ora a quanto pare pagherà mezzo stipendio al suddetto più uno stipendio pieno ad un’altra consigliera altrettanto irregolarmente eletta (la sua fidanzata). Il secondo è che così facendo si dà l’impressione di aver risolto il problema eliminando dall’aula Michele Giovine; mentre in realtà il problema non è Michele Giovine ma la sua lista. Oggi come ieri – infatti – siederà in consiglio un eletto (un’eletta) che non dovrebbe esserci poiché candidata in una lista che secondo quanto stabilito in primo e secondo grado di giudizio penale era costruita su molte firme false ed irregolarmente autenticate. Oggi come ieri la vittoria di Roberto Cota si regge sui voti di quella lista (oltre 27.000) ed è per questo che sono due anni e mezzo che chiediamo di rigiocare la partita poichè il risultato è stato palesemente frutto di una violazione di legge.

Torino, 20 dicembre 2012