E’ sorprendentemente curioso come solo sei consiglieri abbiano capito il senso dell’emendamnto con cui si aboliva il Campo Speciale Feti e Nati Morti, coerentemente con l’abolizione del limbo da parte della Chiesa Cattolica e la loro collocazione in campi sconsacrati. E’ poi scandaloso che vice sindaco e dirigente comunale non sapessero nemmeno di cosa si stesse parlando. Tutto ciò ricorda la classica immagine delle tre scimmiette, non sento, non parlo, non vedi.
E’ questa la denuncia di Silvio Viale, ginecologo e consigliere comunale, scandalizzato per l’ignavia con cui il Consiglio Comunale ha votato contro l’abolizione del campo feti e nati morti, “evidentemente non degni di essere sepolti con le persone, ma confinati nel Limbo”.
Silvio Viale ha proseguito:
E dire che si discuteva del diritto per le comunità religiose e straniere di avere Campi Speciali per i defunti delle proprie comunità, per cui è anacronistico che da questo diritto vengano sottratti i bambini nati morti e i feti che devono essere conferiti per legge al cimitero. Si vede che tutto ciò è destinato ad alimentare polemiche ideologiche solo quando sono Alemanno o Renzi a proporre il “Giardino degli Angeli” per motivi politici, ma che si è incapaci di affrontare laicamente la discussione in assenza di polemiche. Non vi è alcuna ragione perché le comunità religiose e straniere possano curare la sepoltura degli adulti e dei bambini, e non dei nati morti e dei feti per i quali è richiesta la sepoltura dai genitori? E’ chiaro che diventa un imperativo morale quello di far rinsavire i consiglieri comunali e il vicesindaco.
Torino, 15 gennaio 2013.