Dati sulle carceri (nazionali e regionali) aggiornati al 31 maggio 2013
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Numero Istituti
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Capienza regolamentare
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Detenuti presenti
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Detenuti stranieri
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ITALIA
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206
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46.995
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65.886
di cui 2.897 donne
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23.265
35% del totale
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PIEMONTE
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13
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3.679
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4.951
di cui 167 donne
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2.478
50% del totale
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Regione
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Imputati
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Definitivi
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Non definito
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Totale
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PIEMONTE
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1.557
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3.380
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14
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4951
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Dichiarazione di Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):
La politica, a tutti i livelli, dovrebbe avere il dovere di leggere la situazione e attuare provvedimenti per governarla. I dati sulle carceri urlano ogni giorno la gravità della situazione, se qualcuno li vuole e li sa leggere. Dall’Europa le condanne fioccano nei confronti dell’Italia per le violazioni dei diritti dei detenuti (e non si tratta solo di sovraffollamento). In Piemonte, a fronte di 3.679 posti regolamentari, vi sono circa 5.000 detenuti di cui poco più della metà sono stranieri.
Da tre anni e mezzo un Consiglio regionale bloccato da veti incrociati non riesce a nominare il garante regionale delle carceri (istituto che abbiamo conquistato dopo anni di lotte) e, con la bufala di risparmiare qualche decina di migliaio di euro, è stata fissata per martedì prossimo una seduta straordinaria per abolirlo. Ma per fortuna esistono anche voci di ragionevolezza all’interno del centro-destra piemontese: dopo le prese di distanza di qualche mese fa dei consiglieri Leo e Burzi, oggi scende in campo il coordinatore regionale Enrico Costa. Esprimiamo apprezzamento sincero per quanto dichiarato da Costa che, come noi e con noi, chiede che il garante sia finalmente nominato, senza accorparne le funzioni al difensore civico che è già ora oberato da troppi compiti.
Ci sono ancora i tempi e le modalità affinchè il Consiglio Regionale possa nominare in modo trasversale – senza contrapposizioni inutili visto l’argomento – un garante all’altezza dei compiti a lui attribuiti dalla legge istitutiva.
Torino, 7 giugno 2013