“Ci sarà una ragione se le strisce blu sono rimaste congelate per 15 anni, nonostante il costante parere favorevole della Circoscrizione? La metropolitana è stata una buona scusa, ma il vero nodo sono i quasi 10.000 dipendenti degli ospedali e le disponibilità di parcheggi interni “gratuiti”. Occorre trovare soluzioni “eque” con l’azienda ospedaliera.”
Questo il commento di Silvio Viale, consigliere comunale e medico presso il presidio Sant’Anna, che prevede dure reazioni da parte delle fasce più deboli dei dipendenti, per cui ritiene necessaria una audizione del direttore generale dell’azienda ospedaliera prima di far partire il progetto.
Silvio Viale ha aggiunto:
“Per i dipendenti degli ospedali sarà percepita come una tassa in più, non una tariffa occasionale, sopratutto per chi con i mezzi pubblici moltiplicherebbe i tempi di spostamento. Non si può trascurare il fatto che l’Azienda Ospedaliera Cittá della Salute e della Scienza sia il più grande complesso “industriale” dell’area metropolitana torinese e che meriti lo stesso rispetto che avrebbe un impianto con 10.000 dipendenti su tre turni. Il punto non è bloccare le strisce blu o rinviarle per qualche tempo senza idee, ma trovare con l’azienda e i sindacati le soluzioni più equilibrate per razionalizzare i parcheggi azendali gratuiti, distribuendo i costi aggiuntivi su tutti i dipendenti. Per questo, se di esenzioni e di zone libere transitorie bisogna parlare, in attesa di soluzioni adeguate, esse devono riguardare l’intera fascia territoriale fino alle ferrovia e non solo lo stretto perimetro degli ospedali. Per quanto riguarda i parenti e gli utenti, già adesso, al mattino e nel primo pomeriggio, devono ricorrere ai quattro parcheggi a pagamento e alle strisce blu di Corso Dogliotti, essendo tutti i posti auto occupati dai dipendenti che non hanno il “benefit” (qualcuno direbbe il “privilegio”) del parcheggio interno o in aree gratuite riservate. Citando solo il cronico problema dei parcheggiatori abusivi, l’entrata in vigore delle strisce blu deve essere l’occasione per un tagliando su tutte le problematiche legate al parcheggio per i dipendenti al fine di affrontare al meglio tutto il resto. Altrimenti a che servono i mobility manager?”
Torino, 20 luglio 2013.