Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):
Dopo sei anni, prima Enel e poi Eni hanno venduto, con ampi profitti, a società russe (strettamente controllate dal Cremlino) le rispettive quote azionarie comprate nel 2007 e relative ad asset della defunta Yukos, il gigante del gas smembrato da Putin dopo aver reso inoffensivo, in un carcere siberiano, il suo proprietario, Mikhail Khodorkovsky.I radicali sono stati in questi anni – a partire dal 2007 con un’interrogazione dell’on. Daniele Capezzone ma anche con un “dossier” di Radio Radicale, vedi link – l’unica forza politica a denunciare il ruolo svolto consapevolmente da Enel ed Eni, che si sono prestate a partecipare alla spartizione di un’impresa privata, la Yukos, per conto di Putin. Alla fine, tutti vissero felici e contenti …. tranne Khodorkovsky.
Torino, 22/11/2013
Nel 2007 (non a babbo morto!) un battagliero Daniele Capezzone, ancora radicale e rosapugnista, interrogava così il governo Prodi:
http://www.webalice.it/carlamarchisio/Interrogazione_GAZPPROM.pdf
Vedi anche:
http://www.radioradicale.it/la-preoccupante-situazione-di-dipendenza-energetica-dellitalia-dal-regime-di-putin-e-le-pericolose-connessioni-tra-eni-e