Viale: “Il Comune proponga alla Regione di coinvolgere anche l’IPLA nel progetto”
Dichiarazione di Silvio Viale (Consigliere comunale radicale eletto nel PD)
L’uso terapeutico della cannabis è una pratica acquisita e incontestabile da anni. Noi vogliamo che la Città di Torino si muova concretamente per aprire la possibilità di coltivare e fornire il prodotto ai malati che ne abbiano bisogno. Nonostante dal 2006 sia possibile la prescrizione di cannabinoidi, in Italia l’approvvigionamento è possibile solo attraverso importazione diretta o tramite le ASL in alcune situazioni. Dopo l’ampia approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale sulla “cannabis terapeutica” mi aspetto di passare subito dalle parole ai fatti. Per questo chiedo che gli assessori competenti Elide Tisi ed Enzo Lavolta predispongano un progetto pilota che consegni all’IPLA o all’Istituto Bonafous il compito di coltivare la cannabis per uso terapeutico. Si tratta di seguire lo stesso percorso che ha sdoganato la RU486, farmaco disponibile in paesi europei, ma non registrato in Italia, con la differenza che la cannabis si può coltivare e predisporre facilmente i preparati terapeutici. Voglio anche sottolineare che il pieno coinvolgimento dell’IPLA in questa nuova funzione, una società in-house del Comune di Torino, avrebbe un valore strategico e offrirebbe una occasione concreta di tutela del lavoro.
Torino, 7 febbraio 2014.