Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale (esponenti radicali piemontesi):
Roberto Cota ha indetto le elezioni regionali con quattro anni di ritardo; avrebbe dovuto indirle – come gli chiedemmo inutilmente – pochi mesi dopo la sua elezione, quando erano già emersi in tutta la loro gravità i falsi dei Giovine junior e senior, puntualmente denunciati da Mercedes Bresso. Il Piemonte ha sprecato quattro anni di tempo, quattro anni vissuti nella sudditanza di Cota ai capi leghisti lombardi.
Ricordiamo la foto del governatore del Piemonte che regge il portacenere ad Umberto Bossi. Ma ricordiamo anche la totale assenza, a solo un anno dall’evento, di una politica organica di proposte per agganciare e portare in Piemonte i milioni di persone e i milioni di euro che graviteranno attorno a “Expo 2015”. La Lombardia mangerà e il Piemonte starà a guardare?
I soliti spifferi danno Cota in partenza per Milano, per un incarico di dirigente della Lega in via Bellerio. Se così fosse, non potremmo che augurare al nostro (ancora per poco) presidente: Buon lavoro e non tornare!
Torino, 12 marzo 2014