Dichiarazione di Igor Boni e Giulio Manfredi (esponenti radicali):
Mentre il Presidente Cota ha pagato fior di avvocati con soldi pubblici per difendersi da chi come noi vuol fare rispettare la legge in materia elettorale (ricordiamo sempre che si torna al voto per le malefatte della Lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine, difeso e protetto fino all’ultimo e oltre dalla maggioranza di centrodestra), il duo Cota/Sacchetto ha pensato bene nel 2011 di ritirare la costituzione di parte civile della Regione Piemonte nella vergognosa vicenda delle ‘quote latte’. Una scelta politicamente sbagliata perché occorreva essere al fianco di chi rispetta la legge, contro chi l’ha violata palesemente per riceverne un beneficio personale ai danni della comunità intera. Una scelta economicamente scellerata perché se la Regione si fosse costituita parte civile – dopo la sentenza della Cassazione di ieri che ha confermato le condanne a Giovanni Robusti (ex parlamentare leghista) e altri – il Piemonte avrebbe potuto ricevere milioni di euro di risarcimento. La Lega ha utilizzato per anni strumentalmente la questione ‘quote latte’ contro l’Unione Europea, per sostenere chi truffava l’Unione Europea stessa in barba ad ogni principio di legalità. A pensarci bene, nulla di diverso dalla gestione della vicenda Giovine, dove si voleva far trionfare chi si fa un baffo delle norme, a danno di tutti i cittadini. Non per nulla nel 2011 il solito Giovine fu determinante nel salvare l’Assessore Sacchetto dalla mozione di censura (promossa dalle opposizioni) sulla vicenda delle quote latte nella seduta del 5 aprile 2011.
Torino, 14/03/2014
http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/04/06/news/quote_latte_giovine_salva_l_assessore-14550665/