Silvio Viale (consigliere comunale radicale, primo firmatario odg pro cannabis terapeutica approvato dal Consiglio Comunale di Torino lo scorso gennaio) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta):
“La firma del protocollo fra Ministeri della Salute e della Difesa per la produzione di farmaci cannabinoidi presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è una buona notizia; è il primo indispensabile passo per porre fine al proibizionismo sulle cure esistente di fatto in Italia, visto che, nonostante la cannabis terapeutica sia legale in Italia dal 2007, solamente 60 cittadini italiani hanno potuto accedere nel 2013 ai farmaci cannabinoidi, tutti importati dall’estero e, perciò, costosi e richiedenti lungaggini burocratiche e lunghi tempi di consegna.
Ma occorre fin da ora prefigurare una situazione in cui la produzione dei farmaci cannabinoidi sia possibile in tutte le regioni, almeno in quelle maggiori. E’ quanto chiediamo nella petizione comunale firmata da oltre 300 cittadini torinesi che presenteremo alla stampa e ai consiglieri comunali martedì (Municipio di Torino, Sala Carpanini, ore 11:30).
Sia l’Istituto Bonafous di Chieri (di proprietà del Comune di Torino) sia l’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) di Torino, società controllata dalla Regione Piemonte, hanno le competenze tecnico-scientifiche per avviare una coltivazione di cannabis per fini terapeutici.
Abbiamo parlato di questa possibilità con Sergio Chiamparino nell’incontro che abbiamo avuto con lui il 23 luglio; presenteremo martedì una petizione ad hoc in Consiglio Regionale. Invitiamo da subito consiglieri ed assessori, sia comunale che regionali, a prendere posizione su tale possibilità.
Torino, 18 settembre 2014