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Consiglio Comunale approva mozione per voto elettronico dopo avere negato il diritto ai cittadini di esprimersi. Gruppo consiliare PD porta responsabilità misfatto

 

Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Ieri il gruppo consiliare del PD ha inferto l’ultimo colpo mortale al progetto referendario “TORINO SI’ MUOVE”, che prevedeva sei referendum comunali consultivi: quattro quesiti (sull’ampiezza della città metropolitana, sulla legalizzazione della prostituzione, su politiche di riduzione del danno in tema di tossicodipendenze e sulla ruota panoramica) erano già stati fatti fuori nelle commissioni consiliari, con la scusa che riguardavano leggi nazionali (… ma ai cittadini si chiedeva semplicemente un parere su questioni che riguardano la vita della città ); gli ultimi due (“road pricing” e “consumo di suolo”) sono stati fatti fuori ieri con due votazioni in cui il gruppo consiliare del PD (12 consiglieri, con in più la “pecora nera”, il radicale Silvio Viale, promotore dei referendum con i consiglieri Dario Troiano dei Moderati e Vittorio Bertola del M5S), votando compatto per il NO, è stato determinante per la loro bocciatura.

Ciliegina sulla torta: ieri il Consiglio Comunale ha votato una mozione a favore del voto elettronico sui referendum. Potevano risparmiarsela, visto che il voto di ieri ha dimostrato che a Torino è in vigore la proibizione dei referendum. Per il capogruppo PD Michele Paolino e i suoi colleghi vale un unico comandamento: cittadini, non disturbate gli abitanti del Palazzo!

Torino, 28 febbraio 2015

TorinoSìMuove

SCHEDA TECNICA SU “ROAD PRICING”
http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti3/area-consiglieri/aperta/documenti/ccp/A201400799_1.pdf

SCHEDA TECNICA SU “REFERENDUM CONTRO CONSUMO DI SUOLO”
http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti3/area-consiglieri/aperta/documenti/ccp/A201400799_2.pdf

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