Silvio Viale, medico ed esponente radicale, ricorda come sin da settembre avesse chiesto al Presidente Cota dove avesse trovato i 10 milioni di euro (stima prudente) per dare i pannolini ai 39 mila neonati piemontesi nei loro primi sei mesi di vita e come si fosse candidato per un gruppo di lavoro ad hoc.
Ora di fronte al probabile flop, foriero di ben altri flop della sanità di Cota, il presidente di Radicali Italiani ha diffuso la seguente nota:
I giornali di oggi parlano del probabile flop dei pannolini di Cota. Da ginecologo me l’ho ero annotato e volevo vedere se qualcosa fosse arrivato con la Befana. E dire che in questi mesi avevo trovato molti immigrati contenti della novità, che avrebbe fatto risparmiare 250 euro pere ogni neonato, anche se, come osservavo il 16 settembre scorso, fosse un po’ poco per convincerci che Cota stesse avviando una seria politica familiare di qualunque tipo.
In quella occasione chiedevo se la regione avrebbe comperato “i pannolini in proprio, per risparmiare”, o avrebbe dato “un bonus pannolino alle dimissioni del neonato, avendo cura di far recuperare i giorni di ricovero”. Inoltre chiedevo se avesse “già messo in piedi un qualche gruppo di lavoro” al quale mi candidavo, “per definire il numero di pannolini per giorno”, o se fosse stata “sufficiente la sua esperienza di padre”. Il 16 e il 18 ottobre gli chiedevo, per rinfrescargli la memoria, se avesse già trovato i soldi, ma dalle sue risposte capisco che se ne è fregato.
Ora non so se augurarmi che trovi i 10 milioni di euro, che verranno sottratti a qualcos’altro, per dare 250 euro a 39.000 famiglie piemontesi o che lasci perdere, facendosi un serio esame di coscienza.
E’ probabile, invece, che da familista e vitalista estremo qual è voglia insistere, ovviamente “per dare un segnale”, più verosimilmente di tipo “elettorale”, in vista delle prossime elezioni.
Allora gli suggerisco un semplice modo per farlo, che gli permette di spostare il debito in avanti: quello di fare scalare la cifra dall’irpef regionale per i prossimi anni fino a esaurimento del bonus. Resta solo da stabilire quanti pannolini al giorno, di quale tipo e per quale prezzo complessivo: 200, 250 o 300 euro? Che sia almeno generoso con i soldi dei piemontesi e le cacche dei neonati!
Torino, 4 gennaio 2011.