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Convocazione Congresso Associazione Aglietta – 13 dicembre

Cara iscritta, caro iscritto,

 
il prossimo 13 dicembre 2015, a partire dalle ore 14:00, terremo la nostra 21a Assemblea ordinaria dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, presso la nuova sede di via San Dalmazzo 9 bis/b a Torino. Proprio in questi giorni abbiamo lanciato una campagna straordinaria di autofinanziamento per riuscire ad avere i fondi necessari per ristrutturare la sede e renderla agibile a tutti noi e a tutti voi.
L’anno che si sta chiudendo per noi è stato certamente quello più difficile da quando nel 2000 demmo vita all’Associazione radicale Adelaide Aglietta. Difficile e triste per la perdita di quattro compagni che per anni ci hanno accompagnato e sostenuto e che sono stati fonte di iniziative, proposte, sollecitazioni e passione. Si tratta di Paolo CasiraghiAntonello PolitoNicola Vono e Franco Miroglio. Sembra incredibile, letteralmente, ma in pochi mesi li abbiamo perduti e con loro è andato via un pezzo della nostra forza.
Il tutto si inserisce in una vicenda dell’intero movimento radicale che non brilla e che vede la difficoltà di far sentire la propria voce, proprio adesso quando molti dei nostri nodi stanno venendo al pettine.
Eppure la testardaggine (o la tenacia se preferite) e la voglia di rappresentare il motto “Non mollare!” di Ernesto Rossi che tante volte abbiamo detto e ci siamo detti ci hanno fatto rimboccare le maniche e provare a rilanciare.
Lo abbiamo fatto in splendido stile radicale con la consapevolezza della necessità di utilizzare appieno tutti i nuovi mezzi di comunicazione. Nonostante questo siamo convinti che avere una sede, un luogo fisico dove incontrarsi e dialogare sia necessario. Così, dopo avere abbandonato la storica sede di via Botero 11/f (troppo cara) stiamo predisponendo il nostro nuovo quartier generale in via San Dalmazzo 9 bis/b (sempre in pieno centro città, a un passo da via Garibaldi e Piazza Arbarello).
 
I Radicali sono spesso troppo verbosi e magari scrivono troppo. Il rischio c’è anche in questo caso ma ci pare doveroso mettere nero su bianco sei mesi di lotte realizzate sostanzialmente senza mezzi ma – consentitecelo – con qualche efficacia e qualche risultato.
 
Diritti Civili
  • Abbiamo partecipato ai Pride LGBT di Torino e Barcellona per dire “L’Amore non è gay o etero: è Amore!”; al Torino Mad Pride 2015 per richiamare l’attenzione della società sulle malattie mentali e le difficoltà a esse connesse; e alla Trans Freedom March, giornata di ricordo delle vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender.
  • Abbiamo animato e sollecitato la costituzione del Coordinamento Laico insieme a molte altre associazioni torinesi con l’obiettivo di monitorare Regione e Comune affinché la laicità non venga messa in disparte e per promuovere nuovi diritti.
  • In un fine settimana di mobilitazione straordinaria, con Possibile, Associazione Luca Coscioni e UAAR abbiamo raccolto quasi 500 firme a sostegno della discussione della legge di iniziativa popolare per legalizzazione dell’Eutanasia (60.000 firme raccolte di cui circa 6.000 raccolte a Torino) nell’ambito della campagna #IoStoConMax a sostegno del coraggio e della lotta nonviolenta di Max Fanelli.
  • Con cocciutaggine stiamo chiedendo al Consiglio regionale del Piemonte di approvare una legge che regolamenti la possibilità di consegnare alla propria ASL di competenza il Testamento Biologico sulla falsa riga di quanto realizzato in Friuli Venezia-Giulia.
  • Siamo stati gli unici, sempre con gli amici dell’UAAR, ad accogliere il Papa a Torino per denunciare gli oltre 6 miliardi di euro che l’Italia consegna nelle casse del Vaticano ogni anno.
  • Insieme agli amici Pastafariani abbiamo organizzato un dibattito sulla legalizzazione della Cannabis per dare voce e forza a una battaglia radicale che portiamo avanti da oltre 40 anni.
 
Diritti Umani
  • Dalla Marcia di Parigi dei popoli oppressi abbiamo chiesto libertà e democrazia per il Tibet, il Vietnam, il Laos, la Cina; a EXPO2015 a Milano, di fronte al padiglione del Laos, abbiamo esposto il cartello “Where is Sombath?” per rilanciare la campagna su Sombath Somphone, rapito dalla Polizia del regime e scomparso nel nulla.
  • Con Silvio Viale in Consiglio comunale e con noi a fare da cassa di risonanza all’esterno siamo riusciti a far scoppiare il caso Arabia Saudita, costringendo il Salone Internazionale del Libro a rinunciare all’invito come Ospite d’Onore a un Paese che è campione di repressione e di annientamento dei diritti. Abbiamo partecipato alla mobilitazione internazionale a sostegno di Ali Al-Nimr – #FreeNimr;
  • nella splendida tradizione nonviolenta radicale abbiamo lanciato e realizzato uno sciopero della fame per denunciare le malefatte del regime di Putin in Ucraina e per chiedere la liberazione di Nadiya Savchenko – #FreeSavchenko.
  • Abbiamo partecipato al presidio milanese organizzato dalla Associazione AnnaViva e dalla comunità ucraina, in occasione della visita di Putin a EXPO2015.
  • Come altre volte, dall’inizio della drammatica vicenda dei due fucilieri di Marina, abbiamo tentato di dare forza alle denunce contro una gestione fuori da ogni diritto internazionale del “Caso Marò” da parte della magistratura indiana.
 
Carcere e Giustizia
  • Durante l’estate abbiamo visitato gran parte delle strutture di reclusione piemontesi, evidenziando luci e ombre. In particolare siamo riusciti a far scoppiare la questione Ferrante Aporti, denunciando una carenza di personale senza precedenti e costringendo il viceministro della Giustizia, Enrico Costa, a venire a Torino presso la struttura.
  • Con la lungimiranza dei visionari e con la forza della ragionevolezza abbiamo presentato a Torino il libro «Abolire il carcere» con due degli autori: Luigi Manconi e Stefano Anastasia.
  • Dopo 27 anni di attesa, di richieste e di lotte, abbiamo ottenuto l’intitolazione di Galleria Enzo Tortora, proprio nel centro di Torino. Un riconoscimento meritato a una persona, a una battaglia, a chi continua a chiedere una Giustizia Giusta.
 
Stati Uniti d’Europa
  • Dopo gli attentati di Parigi siamo stati tra i pochi a invocare gli Stati Uniti d’Europa come antidoto alla violenza e alla paura, come iniziativa politica da perseguire prioritariamente.
  • Durante l’estate e l’autunno, a Torino e Vercelli, abbiamo dato corpo e firme alla campagna Common Borders per chiedere frontiere comuni europee e una politica comune sull’immigrazione.
  • Siamo stati a manifestare sotto i cartelli vergognosi del Sindaco di Borgosesia (VC) Buonanno che, mentre migliaia di disperati morivano sulle coste europee, invocavano “Clandestini? no, grazie!”. Abbiamo partecipato alla marcia delle donne e degli uomini scalzi in solidarietà ai migranti.
 
Riforma delle Istituzioni
  • In splendida solitudine, se si esclude l’UNCEM e singoli esponenti del PD, chiediamo da tempo al Consiglio di esaminare la nostra proposta di legge elettorale uninominale e maggioritaria, eliminando preferenze e listino.
  • con gli amici di Liberal Camp e di Libertà Eguale abbiamo organizzato un incontro confronto con il viceministro dell’Economia Enrico Morando e l’assessore alle Attività Produttive del Piemonte Giuseppina De Santis per parlare di legge di stabilità, di innovazione e delle difficoltà di bilancio delle Regioni.
  • Con il Comitato Partecipazione attiva abbiamo presentato la proposta di modifica dello Statuto della Città di Torino per introdurre i referendum propositivi; un ulteriore passo per favorire il coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni sulla città.
  • Sulla trasparenza, grazie all’impegno di Giulio Manfredi, abbiamo continuato a essere un pungolo con proposte e monitoraggi continui dei documenti, sul “Caso grattacielo”, sul “Caso Salone del Libro” e sugli altri obblighi della Pubblica Amministrazione e delle Società Partecipate.
  • Abbiamo iniziato a raccogliere firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’elezione diretta del Sindaco metropolitano.
 
Troppo poco? Può essere. Noi crediamo che la scintilla radicale che scocca da 15 anni dall’Associazione Aglietta abbia dignità e forza e che occorra alimentarla. Ti chiediamo di essere con noi nel tentativo testardo di cambiare le cose e ti chiediamo di iscriverti (25 euro ben spesi!). Non vogliamo deleghe ma assunzioni di responsabilità perché insieme occorre prefigurare modi nuovi di organizzarsi e di produrre iniziativa politica autofinanziata. Il 13 dicembre proveremo a costruire un nuovo inizio e proveremo a farlo insieme a tutti coloro che ci saranno e ci staranno, anche in nome e per conto di Paolo, Antonello, Nicola e Franco.
Siamo certi che ciascuno di loro avrebbe voluto continuare a lottare. 
 
Ti aspettiamo!
 
Igor Boni, Marco del Ciello, Silvja Manzi
 
 
Proposta di ordine dei lavori
 
ore 13,30 Insediamento della segreteria di presidenza
Distribuzione della proposta di regolamento e della proposta di ordine dei lavori
ore 14,00 Apertura dei lavori con insediamento della presidenza
Discussione degli emendamenti alle proposte di regolamento e ordine dei lavori
Discussione e approvazione delle proposte di regolamento e ordine dei lavori
Inizio raccolta iscrizioni a parlare per il dibattito
ore 14,30 Relazioni introduttive dei coordinatori
ore 15,15 Discussione e approvazione del Bilancio
ore 15,30 Inizio dibattito
Inizio presentazione documenti
ore 17,00 Termine raccolta iscrizioni a parlare per il dibattito
Termine presentazione dei documenti
ore 18,30 Chiusura del dibattito
Termine presentazione emendamenti ai documenti
Illustrazione e votazione degli emendamenti ai documenti
Illustrazione e votazione dei documenti
ore 19,30 Proposte di candidature
Elezione degli organi
ore 20,00 Chiusura dei lavori

Campagna straordinaria di autofinanziamento per la nostra nuova sede di via San Dalmazzo 9/bis/b a Torino.
La nuova sede radicale dell’Aglietta è anche tua.
Ora ci occorrono 5.000 euro per fare i lavori di ristrutturazione.
Ci dai una mano?
Tanti piccoli contributi per un grande risultato.

Con bonifico bancario: IBAN IT 55 T 07601 01000 000051394104
oppure online con carta di credito o PayPal: www.associazioneaglietta.it/associarsi/

Causale: sede nuova