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NO all’Inquisizione Vaticana! Presidio sabato 5 dicembre a Torino

Caso “Vatileaks”: Radicali, UAAR e PSI manifestano a sostegno dei giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi
 
Sabato 5 dicembre l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, il Circolo UAAR di Torino e la Federazione Metropolitana PSI Torino organizzano un presidio a sostegno di Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, autori rispettivamente dei libri di inchiesta «Via Crucis» (Chiarelettere, 2015) e «Avarizia» (Feltrinelli, 2015). I militanti delle tre associazioni esprimeranno la loro solidarietà ai giornalisti, attualmente sotto processo in Vaticano con l’accusa di aver pubblicato documenti riservati della Santa Sede.
Aderiscono all’iniziativa il PLI Torino e Provincia, UpL_UnionePerLeLibertà e la Consulta del Verbano Cusio Ossola per la Laicità delle Istituzioni.
L’appuntamento è per domani, sabato 5 dicembre, alle ore 11 davanti agli uffici della Prefettura, in piazza Castello 205/199, a Torino.
 
Dichiarazione di Marco del CielloSilvja Manzi Igor Boni, coordinatori Associazione Radicale Adelaide Aglietta:
 
A giugno, in occasione della visita di Papa Francesco a Torino, noi radicali abbiamo manifestato insieme agli amici dell’UAAR e del PSI per denunciare l’ingente quantità di risorse che ogni anno lo Stato italiano versa nelle casse della Chiesa Cattolica – ben sei miliardi di euro secondo le stime, molto accurate, che si possono consultare su www.icostidellachiesa.it – e il modo opaco in cui il denaro viene gestito. Oggi torniamo in piazza per sostenere due giornalisti che coraggiosamente hanno provato a indagare proprio sulle finanze degli enti ecclesiastici e per questo motivo si trovano oggi sotto processo in Vaticano. Un processo scandaloso nel merito, perché colpisce al cuore la libertà di stampa e il diritto all’informazione dei cittadini, ma anche nel metodo, perché gli imputati sono stati privati delle più elementari garanzie procedurali. Gianluigi Nuzzi, ad esempio, ha denunciato di non aver potuto scegliere un avvocato di sua fiducia e di non aver potuto prendere visione dei documenti in possesso dell’accusa. Tutto questo avviene nell’indifferenza della stampa italiana (mentre al contrario l’Associazione Stampa Estera ha subito preso le difese dei colleghi italiani) e soprattutto con il colpevole e complice silenzio delle istituzioni. Quindi manifesteremo davanti alla Prefettura, per ricordare allo Stato il suo dovere di proteggere e tutelare due cittadini italiani ingiustamente sottoposti a processo in uno stato estero e non democratico. In questo processo sono in gioco valori fondamentali di libertà e noi radicali facciamo appello a tutti i laici e i democratici torinesi perché si uniscano a noi.