Silvio Viale (ginecologo radicale, candidato al Consiglio Comunale di Torino nella lista PD):
“Dal 4 marzo scorso, le donne possono ottenere la “pillola del giorno dopo” richiedendola direttamente in farmacia, senza bisogno della ricetta medica. Sono finite, finalmente, le umiliazioni di coloro che si recavano ai pronti soccorso e si vedevano negare la ricetta da medici sedicenti “obiettori” (mentre l’obiezione di coscienza puo’ essere fatta valere solo rispetto alla pillola abortiva, non alla “pillola del giorno dopo” che è un contraccettivo).
Da oltre dieci anni tutti i Paesi europei hanno abolito l’obbligo della ricetta. Da oltre dieci anni i radicali, ed io in particolare, ho lottato contro quest’inutile restrizione, facendo le ricette in strada ed essendo stato, per questo, sottoposto a procedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei Medici di Torino.
Il sito del Ministero della Salute non si è ancor accorto di nulla e continua, da 83 giorni, a disinformare le donne, scrivendo che esiste ancora l’obbligo di ricetta. Ho chiesto al senatore Luigi Manconi, da sempre attento alle questioni che toccano direttamente il corpo e la vita delle persone, di presentare un’interrogazione per richiedere al ministro Lorenzin non solamente di far correggere i contenuti del sito del Ministero, ma anche, e soprattutto, di promuovere un’adeguata campagna informativa, tramite le Regioni e le aziende sanitarie, affinché le donne possano realmente essere informate su una novità che interessa la vita sessuale di milioni di persone.
Ecco il link dell’interrogazione che Luigi Manconi ha presentato ieri in Senato:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=976217