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Il grattacielo, Chiamparino … e Pannella. Lettera aperta al Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.

Egregio Presidente Chiamparino,

in una sua breve lettera apparsa recentemente sulla stampa Lei scrive “Stiamo ponendo la massima attenzione a che la sede unica della Regione Piemonte venga ultimata nel modo più veloce e conveniente possibile, e nella necessaria trasparenza”.

Da sei mesi una richiesta di “accesso civico” da me presentata al Responsabile per la trasparenza della Giunta Regionale per ottenere la pubblicazione online, analitica e dettagliata, degli incentivi assegnati ai dipendenti regionali impegnati nell’opera giace in un cassetto, in attesa di un parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, parere non previsto dalla legge, peraltro chiara, concisa ed

inequivoca (art. 18 del D. lgs. 33/2013).

Sul sito della Regione Piemonte, la pagina dedicata alla “Sede Unica” (http://www.regione.piemonte.it/sedeunica/) riporta come notizia più recente un comunicato del Vice Presidente Aldo Reschigna in cui si informa che i lavori riprenderanno a marzo (sic) e termineranno dopo 195 giorni di lavoro effettivo. E’ del tutto evidente ormai che i tempi saranno molto più lunghi …

Presidente, perché non fa aggiornare il sito della Regione? Perché non fa pubblicare le determinazioni dirigenziali con l’elenco analitico degli incentivi assegnati al personale? Perché non invia una lettera aperta a tutti i dipendenti regionali per informarli sulla situazione reale dell’opera?

Presidente Chiamparino, ho molto apprezzato la sua dichiarazione del 19 maggio scorso in ricordo di Marco Pannella, che così terminava: “Faremo del nostro meglio perché la sua lezione non sia dimenticata”.

Lei forse saprà che l’ultima ossessione di Pannella è stata quella di assicurare a livello internazionale il “diritto alla conoscenza”. Lei più prosaicamente parla di “necessaria trasparenza” ma il problema è sempre quello: far conoscere le cose ai cittadini.

Lei sarà capace di applicare la lezione di Pannella al “problema grattacielo”?

Torino, 7 giugno 2016

Giulio Manfredi

dipendente regionale (e militante radicale)