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Diritti Umani/Laos. Radicali Italiani per Sombath Somphone a 4 anni dalla scomparsa

Diritti umani/Laos. Radicali Italiani per Sombath Somphone a 4 anni dalla scomparsa
I dirigenti di Radicali italiani partecipano alla mobilitazione internazionale #WhereIsSombath 
Vientiane, capitale del Laos: il 15 dicembre 2012 Sombath Somphone, eminente rappresentante della società civile laotiana e insignito del Ramon Magsaysay Award (l’equivalente asiatico del Premio Nobel per la Pace) scompare dopo un controllo di polizia in una delle vie principali della città (lo mostrano immagini di una tv a circuito chiuso recuperate in modo rocambolesco dai famigliari). Da allora non si sa dove si trovi e in quali condizioni sia, nonostante i ripetuti appelli alle autorità locali che, malgrado l’evidenza, negano qualsiasi responsabilità.
Da quel momento Sombath Somphone è divenuto l’emblema di tutti i desaparecidos del Laos e sul suo caso si sono espressi, tra gli altri, il Parlamento europeo, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea, i Segretari di Stato americano, Hillary Clinton prima, John Kerry poi; numerose ONG internazionali che si occupano di Diritti Umani, tra cui: Human Rights Watch, International Federation for Human Rights, ASEAN Parliamentarians for Human Rights, Amnesty International, Ramon Magsaysay Foundation.
A quattro anni dalla sparizione di Sombath Somphone la campagna internazionale #WhereIsSombath, che vede migliaia di persone manifestare in ogni parte del mondo, continua a crescere affinché l’attenzione sui casi di sparizioni forzate, un fenomeno riconosciuto come crimine contro l’umanità, non cessi.
A pochi giorni dalla Giornata mondiale dei diritti umani, i dirigenti di Radicali Italiani si associano all’iniziativa chiedendo dov’è Sombath Somphone, così come gli altri desaparecidos laotiani per cui 15 anni fa cinque radicali, con una manifestazione nonviolenta, si fecero arrestare e trascorsero due settimane nelle prigioni del regime comunista asiatico.
In allegato le immagini dei radicali e militanti dei diritti umani a Roma, a Torino, ad Atene.